Fabio Viviani, riconosciuto esperto nel trattamento delle acque e anima strategica di Acquatravel, presenta in questo articolo un vero e proprio vademecum per la potabilizzazione dell’acqua in camper, caravan e barca.
Il vademecum di Fabio Viviani sulla potabilizzazione dell’acqua
Perché non bevi l’acqua del serbatoio?
Perché continui a produrre spazzatura e plastica da riciclare?
Perché porti peso in più sul tuo mezzo?
Queste sono solo tre delle domande che vogliamo fare a chi non ha ancora preso in considerazione la potabilizzazione dell’acqua del proprio mezzo.
Se si vogliono ridurre gli sprechi in camper, caravan e barca e rendere potabile l’acqua del serbatoio, da bere e utilizzare per cucinare in tranquillità, basta seguire delle semplici regole e delle semplici linee guida.
Importante è non fare mai di testa propria, con l’acqua non si scherza, ne va della salute e, a volte, anche della vita.
Molti pensano di salvaguardarsi utilizzando l’acqua del camper “solo” per lavarsi e cucinare, ma non è così: l’acqua che non è idonea per essere bevuta, non lo è neanche per cuocere la pasta o lavarsi i denti.
Ma andiamo per gradi e iniziamo spiegando che cos’è l’acqua potabile. La normativa la definisce acqua destinata al consumo umano, sia da bere che da utilizzarsi per la preparazione dei cibi sia per gli altri usi domestici. Inoltre, va ricordato che l’acqua sul camper è, dal punto di vista giuridico, un alimento e come tale deve rispondere ai requisiti dei Regolamenti europei 178/2002 e 852/2004.
A questo punto vediamo cosa succede all’acqua quando cambia il suo modo d’essere, da acqua in flusso (scorrevole) ad acqua stagnante.
Solitamente siamo abituati a usare l’acqua appena sgorga dal rubinetto, fresca, potabile e soprattutto priva di contaminazioni batteriche: allora perché non la beviamo anche sui nostri mezzi?
Perché ci rendiamo conto che non è più la stessa acqua che abbiamo caricato. Dopo che è stata stivata nei serbatoi, infatti, acquista uno strano odore e sapore e immaginiamo che sia stata alterata anche batteriologicamente.
Infatti, nella “tranquillità” della stagnazione i batteri cominciano a proliferare e si crea il biofilm, nel quale si annidano numerose colonie batteriche. Il biofilm è una pellicola viscida resistente ai biocidi (cloro e derivati) che ricopre tutte le superfici interne dell’impianto, che sono a contatto con l’acqua. Ha la funzione biologica di proteggere i microrganismi, batteri, virus e protozoi.
Fra questi microrganismi ce ne possono essere alcune specie molto pericolose come ad esempio la legionella, che si assume per inalazione facendo la doccia, la salmonella o i virus dell’epatite, se volete eliminarli bisogna fare bollire l’acqua per almeno 10\15 minuti o utilizzare i metodi che vi ho elencato nell’aticolo
Purtroppo, l’eliminazione del biofilm può avvenire solo con azioni meccaniche di pulizia e, al momento, non esistono in commercio prodotti appropriati per evitare queste formazioni.
Ma allora che fare?
“In questi anni di esperienza, di lavoro sul campo – dice Fabio Viviani – e di invenzioni fantascientifiche ne ho viste tante: dalla creazione di sistemi di filtraggio per il carico dell’acqua, magari anche ottimi ma non adatti allo scopo prefissato, alle pastiglie che si buttano nella piscina durante l’estate, all’uso di prodotti naturali, alla decalcificazione dell’impianto con la diluizione di aceto, pensando poi di aver anche disinfettato l’impianto. Per questo vorrei fare chiarezza una volta per tutte.”
Ecco le regole di Fabio:
Regola 1)
La pulizia preliminare è l’operazione fondamentale che ci può predisporre ad ottenere un buon risultato per il mantenimento della potabilità dell’acqua nel nostro serbatoio.
Regola 2)
Rifornirsi sempre da una fonte sicura, cioè acqua potabile proveniente da un acquedotto pubblico, e, attraverso l’utilizzo di un tubo di carico pulito.
Regola 3)
Dopo aver pulito accuratamente il serbatoio e tutto l’impianto, il carico dell’acqua che deve essere eseguito con filtri che abbiano una filtrazione di almeno 5 micron: così facendo si eviterà che entrino corpi estranei nel serbatoio, che contribuirebbero alla contaminazione dell’acqua stagnante… (tutto quello che trovate sul fondo del serbatoio non lo creano il camper, la caravan o la barca … arriva dal carico dell’acqua).
La scelta del filtro è quindi importante: non è sufficiente andare su internet e acquistare dei filtri, spesso anche economici, per caricare l’acqua o da posizionare lungo il nostro impianto. É fondamentale scegliere un filtro di qualità.
“I filtri Acquatravel sono frutto di anni di ricerca e sviluppo – spiega Fabio Viviani – materiali di qualità che sono stati testati fino a raggiungere il risultato migliore. Ci avvaliamo anche di una rete di distribuzione capillare su tutto il territorio che viene formata sui nostri prodotti e può rispondere a tutte le domande degli utenti finali. Questo naturalmente genera una differenza di costo rispetto a chi mette sul mercato filtri di scarsa qualità e nessuna garanzia. Ma siamo e diamo la garanzia di un prodotto che svolge a pieno la sua funzione”
Regola 4)
A questo punto, con contenitore pulito e carico filtrato, l’acqua deve essere disinfettata o mantenuta o ulteriormente filtrata prima dell’uso.
I metodi di prevenzione sono fondamentalmente due: il primo è chimico e noi di Acquatravel proponiamo il BIOCHLOR (Presidio Medico Chirurgico), l’unico prodotto registrato al Ministero della Salute per l’acqua potabile.
Cosa vuole dire questo? Che l’acqua trattata con il BIOCHLOR si può usare per fare tutto: dalla doccia a preparare da mangiare e lavarsi i denti senza aver il problema dei batteri, ivi compreso quello della legionella, che peraltro non si prende ingerendo l’acqua ma inalando le goccioline nebulizzate facendosi la doccia.
Il secondo metodo per contrastare la legionellosi ed eliminare tutte le cariche batteriche è quello meccanico, interponendo un filtro SMALL tra la pompa dell’acqua e l’impianto del mezzo.
Il filtro SMALL, con la sua filtrazione da 0,1-0,01 micron è in grado di fermare tutte le cariche batteriche (come se fosse un colino) e non ha una scadenza se
non quella della manutenzione, cosa che peraltro ne allunga la vita negli anni.
Regola 5)
Per poter bere l’acqua però, anche questa filtrazione non è sufficiente: bisogna aggiungerne ancora una a carboni attivi, che hanno il principale scopo di togliere gli odori e il sapore di stantio dell’acqua oltre ad assorbire il cloro in eccesso.
Importantissimo: per questo scopo si sconsiglia vivamente di utilizzare dei normali filtri a carbone, meglio quelli a carbone in fibra di cocco argentizzati, poiché l’argento, che è un potente batteriostatico, evita che il filtro a carbone diventi esso stesso fonte di proliferazione batterica.
Riassumendo, ecco i prodotti idonei per avere un ottimo trattamento acqua potabile:
I° sanificazione e pulizia dell’impianto SANIGEN https://acquatravel.it/sanificante-igenizzante/
II° carico da fonte sicura
III° filtrazione dell’acqua in ingresso FILTRO COMPACT https://acquatravel.it/filtro-a-sedimenti-compact/
IV° posizionamento di un filtro anti batteri o disinfezione chimica dell’acqua SMALL https://acquatravel.it/legionella-small/
V° posizionamento di un filtro a carboni argentizzato prima dell’uso dell’acqua EASY DRINK https://acquatravel.it/easy-drink/
È possibile acquistare il kit già composto da SMALL + AESY DRINK https://acquatravel.it/filtro-anti-batteri-small-easy-drink-ag/
È possibile acquistare il kit già composto da SMALL + 4×1 https://acquatravel.it/filtro-anti-batteri-carbone-ag/
La differenza è che il primo ha un’autonomia di 2000 litri poi va cambiato il sacchettino interno al filtro Easy Drink
Nel secondo l’autonomia è di 10.000 litri
“Ecco la mia ricetta per la RI-potabilizzazione dell’acqua delle cisterne dei nostri mezzi – conclude Fabio – ed è quella che uso io sul mio camper “
ACQUATRAVEL dove c’è un camper